Autismando - Associazione Genitori Bambini con Autismo Brescia

Le risposte dei candidati e l'analisi dei loro programmi ...


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Il 31/01/2018 risponde Dario Violi per il Movimento 5 Stelle

Grazie per averci contattato. Ecco le risposte alle vostre sollecitazioni
Dario Violi

DOMANDA: cosa prevede il programma delle/a forze/a politiche/a che rappresentate rispetto alle problematiche della disabilità intellettiva?

RISPOSTA: Abbiamo inserito il tema della disabilità intellettiva e dei disturbi dello Spettro Autistico (ASD) all'interno del capitolo dedicato alla salute mentale, tema su cui abbiamo lavorato negli ultimi cinque anni di legislatura. Purtroppo i servizi per la Salute mentale in Lombardia sono da anni estremamente carenti, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione. Di conseguenza la nostra proposta è tutta basata sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce.

DOMANDA: quali ritenete siano i punti di forza del vostro programma in materia di assistenza e disabilità?

RISPOSTA: I principali pilastri su cui si basa il nostro programma per quanto riguarda questo settore sono essenzialmente tre: l'ascolto, la prevenzione e l'individuazione delle categorie a rischio; un'effettiva inclusione a livello sociale e lavorativo e la costruzione di percorsi integrati sul territorio con efficace assistenza domiciliare, adeguati servizi integrati di psicologia e psichiatria.

DOMANDA: rispetto in specifico alle problematiche relative all'autismo e alle criticità individuate in questi anni (in estrema sintesi: diagnosi precoce, sostegno/accompagnamento delle famiglie, disponibilità di servizi e percorsi abilitativi/riabilitativi, integrazione dei progetti individualizzati / progetti di vita, accompagnamento e assistenza nell'età adulta, lavoro) su quali aspetti concreti ritenete di potervi impegnare in caso di una vostra elezione a Governatore della Lombardia?

RISPOSTA: Ribadiamo che il nostro impegno sarà concentrato sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce, sul prevenire e ridurre i comportamenti problematici nei bambini appartenenti allo spettro autistico, ma anche su un concreto aiuto psicologico ai genitori. Vogliamo anche implementare gli aiuti economici alle famiglie per l'assistenza domiciliare e i servizi di sollievo.

Commento ... grazie per la tempestività della risposta; una volta tanto è bello sentirsi presi in considerazione. Sul piano dei contenuti, forse ci saremmo aspettati qualcosa di più incisivo; neppure una parola sulle sperimentazioni che ormai stanno proseguendo da 6-7 anni sulla base di rinnovi annuali senza che si sia riusciti a definire la loro messa a sistema, si richiama il tema della diagnosi precoce ma per molte famiglie oggi il problema è ciò che accade dopo la diagnosi cioè la difficoltà di accedere ad una presa in carico complessiva e continuativa che preveda percorsi abilitativi validati, si parla di prevenzione ma, a fronte di una patologia di cui non si conoscono ancora con precisione le cause, è molto difficile capire su cosa può agire la prevenzione (a meno chè non intenda prevenzione secondaria e terziaria ... ma ciò rimanda nuovamente al problema rappresentato da presa in carico e servizi). E poi c'è l'ultima frase "implementare gli aiuti economici alle famiglie ..." Benissimo gli aiuti economici ma forse sarebbe più importante implementare la rete dei servizi che presenta forti criticità (e non è solo questione di assistenza domililiare e/o interventi di solievo) a meno chè non si voglia proseguire sulla scelta del "mercato" quindi dare i soldi alla famiglia e poi che si arrangi ad acquistare i servizi ... che dire ... anche tra le famiglie ci sono sensibilità e posizioni diverse a riguardo In ogni caso, come detto, grazie per la risposta


Il 01/03/2018 arriva la risposta di Liberi e Uguali Lombardia ...

Sulla carta i disturbi dello spettro autistico sono stati recentemente affrontato in Italia e in Lombardia da alcuni provvedimenti. La legge 134 del 2015 a livello nazionale e l’art. 54 della legge regionale 15 del 2016 hanno dettato disposizioni sugli interventi per questi disturbi, che sono state anche ultimamente inseriti nei livelli essenziali di assistenza.
Tuttavia si tratta di norme che sono rimaste in gran parte sulla carta, anche perché non corredate da assegnazioni di risorse finanziarie (anzi la legge nazionale 134 specificava espressamente che l’attuazione delle indicazioni in essa contenute non doveva comportare alcuna spesa).
In Lombardia sono stati istituiti i Centri regionali di riferimento per l’autismo, che dovrebbero avere il compito di coordinare di presidi della rete sanitaria regionale, al fine di garantire la diagnosi tempestiva e stabilire percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali e strategie psicoeducative strutturate per la presa in carico di minori, adolescenti e adulti con questi disturbi. Questa funzione di coordinamento però non risulta sia mai effettivamente partita e mancano dati sul funzionamento di questi Centri di riferimento. C’è di più, la legge regionale 15 indicava tra gli obiettivi quello di monitorare, attraverso un sistema integrato di raccolta dati l'andamento epidemiologico e i risultati degli interventi preventivi, terapeutici, abilitativi e riabilitativi erogati dal sistema integrato dei servizi sanitari sociosanitari, sociali ed educativi. In realtà nulla di questo è stato fatto e non disponiamo di alcun dato sulle dimensioni del problema dell’autismo in Lombardia, sulle risorse a disposizione delle persone con disturbi autistici, né sui servizi che ricevono. Addirittura la regione non ha trasmesso i dati richiesti dall’Istituto Superiore di Sanità per l’indagine nazionale del 2017 sull’offerta sanitaria e sociosanitaria relativa ai disturbi autistici.
Di fronte a questo deserto informativo chiediamo di procedere sollecitamente all’attuazione della legge 15, cominciando dal mettere in atto il sistema di raccolta dati e monitoraggio citato prima, senza il quale non è possibile formulare progetti né fare verifiche sulla qualità dei servizi. Un censimento delle risorse esistenti o da riconvertire è indispensabile per mettere in atto una seria programmazione. Segnaliamo a questo proposito che manca qualsiasi indicazione dalla regione sul destino del Presidio Corberi di Limbiate, che versa in stato di abbandono, la cui riqualificazione e riconversione, se indirizzate in una direzione innovativa, arricchirebbero il panorama dei servizi disponibili.
Proponiamo che l’attuazione della Legge 15 venga realizzata con l’integrazione delle Unità Operative di neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, nell’ambito dei Dipartimenti di Salute Mentale, nei presidi socio-sanitari territoriali funzionanti sul modello delle Case della Salute (ndr: Le Case della salute è una organizzazione di servizi di vicinanza con il territorio che caratterizza l'organizzazione sanitaria in alcune regioni; Emilia Romagna, Piemonte, ...)in stretto rapporto coi Comuni, come da noi proposto per tutti i servizi di salute mentale.
Queste indicazioni programmatiche a livello regionale vanno inquadrate nel contesto delle proposte strategiche nazionali di Liberi e Uguali sulla sanità, con particolare riferimento a due dei sei progetti strategici da noi identificati per i settori chiave dell’assistenza sociosanitaria nel nostro paese:
1. Piano di azione per la salute mentale dell’infanzia, adolescenza e dell’età adulta, per la riqualificazione dei luoghi e degli ambienti di cura, l’assunzione del personale necessario per garantire effettivamente in tutto il Paese i Lea, in particolare i servizi territoriali, l’aggiornamento professionale - inclusa la formazione sul campo, del personale dei servizi di salute mentale.
2. Politica nazionale per la non autosufficienza, anche a partire da alcune esperienze regionali, individuando soluzioni che rendano possibile la ripartizione degli oneri su una vasta platea di contribuenti e risposte assistenziali a favore delle persone in condizioni di maggior bisogno, prevedendo una reale integrazione con le politiche sociali, per la presa in carico delle persone preferibilmente al loro domicilio

DISABILITA’
Il tema delle soluzioni per la disabilità, compresa quella intellettiva, è considerato da Liberi Uguali un tema strategico per l’assistenza socio-sanitaria che richiede un Piano sociosanitario nazionale rivolto alla non autosufficienza, incentrato sui seguenti punti:
1. Assistenza prevalentemente domiciliare in base ai bisogni e a una valutazione funzionale integrata.
2. Progetti specifici per favorire la vita indipendente, con una speciale considerazione per i legami affettivi e il diritto alla sessualità
3. Inserimento nel mondo del lavoro
4. Accessibilità dei luoghi pubblici
5. Promozione della mobilità.

L’attuazione di questi punti richiede la realizzazione di due precondizioni:
L’integrazione socio-sanitaria nell’ambito di presidi territoriali che colleghino i servizi sanitari con i servizi dei comuni e la comunità nel quadro del riordino delle cure primarie e dei servizi territoriali previsto dal programma di Liberi e Uguali sulla sanità
Il finanziamento certo e regolare del fondo nazionale per la non autosufficienza, portandolo a 1 miliardo.

Commento: innanzitutto grazie per la risposta che ho trovato articolata e che dimostra una approfondita conoscenza di quanto già disposto dalle normative nazionali e regionali ma, purtroppo, scarsamente applicato (compresi alcuni passaggi di cui non ero a conoscenza come il mancato invio da parte di Regione Lombardia dei dati richiesti dall'Istituto Superiore di Sanità). Interessante il riferimento alle proposte a livello nazionale anche se avrei preferito, a fronte della puntuale analisi riportata nella lettera, una maggior concretezza rispetto alla dimensione Regionale/locale ...


L'analisi dei loro programmi ...


Abbiamo provato a scaricare dal sito del Quotidiano Sanità i programmi delle forze politiche/coalizioni che appoggiano i tre principali candidati alle elezioni regionali, Come sempre, a fronte delle promesse contenute nei programmi elettorali, è lecito il dubbio relativo a cosa faranno effettivamente dopo le elezioni ma di fatto i programmi elettorali rappresentano gli impegni che le diverse forze politiche assumono nel momento in cui ci chiedono il voto

L'analisi fatta non prevede commenti ma riporta esclusivamente alcuni dati oggettivi, sostanzialmente il numero di pagine, il numero di volte in cui ricorre la radice "disabil°" (disabile, disabili, disabilità, ...) e la radice "autis*" (autismo, autistico, autistici, ...), quindi il copia/incolla dei passaggi in cui il termine è presente.



Il programma della coalizione di centro destra che appoggia Attilio Fontana (Lega Nord) è composto da 105 pagine; la ricerca della radice "disabil*" restituisce 12 ricorrenze mentre la ricerca della radice "autis*" restituisce 2 ricorrenze, in entrambe i casi in riferimento ad un insieme di condizioni (disturbi dell’alimentazione, patologie psichiatriche, ...).
In particolare:

Per quanto riguarda più in generale la disabilità:

Nel programma il tema della disabilità viene richiamato anche in riferimento all'implementazione delle politiche di videosorveglianza nelle strutture e in riferimento al "Fattore Famiglia" rispetto alla possibilità di valutare la presenza di disabili in famiglia per ridefinire "meglio la compartecipazione alla spesa per l’accesso ai servizi (casa, trasporti, scuola, sanità), il calcolo di tributi e tariffe e l’assegnazione di voucher e doti".



Il programma della coalizione di centro sinistra che appoggia Giorgio Gori (PD) è composto da 174 pagine; la ricerca della radice "disabil*" restituisce 24 ricorrenze mentre la ricerca della radice "autis*" non restituisce ricorrenze
In particolare a pagg. 120-121 è inserito un capitolo sulla disabilità che, dopo una analisi sulla situazione generale, propone questi obiettivi:

Il tema della disabilità viene richiamato anche in altri punti del programma ...

Sono inoltre presenti richiami alla disabilità in altri punti del programma in riferimento ad aspetti che riguardano in generale le politiche regionali e/o l'assetto organizzativo di Regione Lombardia



Il programma del Movimento 5 stelle che sostiene la candidatura di Dario Viola è composto da 62 pagine; la ricerca della radice "disabil*" restituisce 22 ricorrenze mentre la ricerca della radice "autis*" restituisce 1 ricorrenza in associazione a "disabilità psichica".
In particolare, a pag. 29 "Autismo e disabilità psichica - Implementare gli aiuti economici alle famiglie per quanto riguarda l’assistenza domiciliare e i servizi di sollievo."

Per quanto riguarda più in generale la disabilità: