Autismando - Associazione Genitori Bambini con Autismo Brescia

Pippo e il PC

NB: l'uso del personal computer descritto NON è la terapia per l'autismo ma solo uno strumento (ausilio) che si è rivelato utile ... quantomeno con mio figlio!

F. oggi è un pupetto di 7 anni. La diagnosi di autismo è stata effettuata quando aveva circa 3 anni.

Tutto è iniziato quando F. aveva poco più di tre anni. Avevo notato quanto lo attirava il computer, come restava a guardare me o sua sorella mentre lo usavamo, l'avevo visto tentare di allungare la manina verso il mouse o la tastiera ... così ho iniziato a pensarci un po' sopra ... Tutto sommato l'uso del computer aveva alcune caratteristiche che lo potevano rendere utile con F. e anche in sintonia con il suo essere autistico.

Per esempio:

Abbiamo iniziato così a cercare qualcosa in rete che:

Le prime cose in cui sono incappato sono state tre giochini facili di abbinamento tra immagini. F. ci ha giocato un sacco, familiarizzando rapidamente con l'uso del mouse e dei puntatori
Visto il successo ho iniziato a cercare altri programmi. In questa ricerca ho "scoperto" che non esiste una produzione di software mirato per i problemi dello spettro autistico, sopratutto per i piccoli, ma questo ha rappresentato uno stimolo a cercare altre soluzioni.
Non avendo basi di programmazione ho provato ad utilizzare programmi aperti che consentano la realizzazione di piccole routine se non di veri e propri programmini.

Lungo questo percorso ho provato alcuni programmi che si sono dimostrati utili, in particolare:

Con F. inoltre abbiamo utilizzato IBM SpeechViewer che è un programma orientato alla logopedia. A fianco di funzioni più complesse (ad esempio riproduzione di fonemi) propone una serie di esercizi relativi al controllo della voce (intensità, tono, ...) sotto forma di gioco

L'uso di programmi aperti si è rivelato utile soprattutto rispetto alla possibilità che offrono di adattare/modificare le cose da proporre a F. in base alle sue caratteristiche e ai nostri obiettivi che, per noi, nel tempo hanno riguardato:

Attualmente stiamo iniziando a pensare all'uso del computer anche rispetto alle competenze sociali/emotive (per esempio abbinare emozioni-icone emotive o comportamenti a scene proposte a video)

Nel corso del tempo F. ha aumentato la padronanza del PC (apre e chiude finestre, lancia eseguibili ... devo dire che comunque in questi anni non ha mai fatto pasticci irrimediabili) e ha scoperto il mondo dei videogiochi; purtroppo questo complica un po' le cose perchè è difficile competere, almeno con "cose fatte in casa", con gli effetti, resa grafica, attrattività ... dei video giochi.

L'uso del computer ha rappresentato inoltre per F. una fonte di riconoscimento sociale (F. è sì "quello strano" ma è anche quello che "sa fare cose al computer"). Più limitato ma presente anche il ruolo del PC come mediatore sociale rispetto alla possibilità di condividere giochi con altri (per esempio nel caso di giochi che è possibile fare con altri, a riguardo non ci ho ancora provato ma ho visto utilizzare un "memory" al PC proprio rispetto questa funzione "sociale", regole condivise, turni, ... ) o di chiedere aiuto quando non riesce ad andare avanti o condividere un momento felice per un livello superato.

Alcuni esempi di quanto descritto possono essere trovati nel sito a questa pagina.

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Ricerca-azione Informatica e autismo: connubio possibile?

Paolo Zampiceni
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